
Percorso ed anticipazioni: il tempo come elemento di progetto.
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Residenza privata sulle colline a nord di Udine
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2015 - 2016
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7.000 mq
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300 mq su unico piano
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Arch. Andrea Maserati
Arch. Caterina Driutti
F House
Un percorso che si fa casa: attraversare e vivere spazi con qualità diverse ed uniche, come in un racconto. Un'abitazione all'insegna della continuità tra esterno ed interno, tra natura e spazio costruito.

Il progetto
Da un contesto ricco di preesistenze prende forma il progetto, originandosi dalle relazioni stabilite con ciò che lo circonda. L'area di intervento è caratterizzata da elementi naturali e costruiti: un'area boschiva a est, un serbatoio idrico risalente al '900 a sud-est, montagne a nord e un centro abitato a ovest. L'unico accesso carraio è possibile da sud-ovest.
Il progetto si fonda su un concetto principale di dualità, la dicotomia aperto-chiuso, incarnata nei due volumi distinti che compongono la residenza. Tale impostazione permette di valorizzare le viste e gli scorci da enfatizzare, mentre vengono celati gli elementi da nascondere.
Il volume rivolto ad ovest è chiuso caratterizzato da poche aperture, funge da barriera visiva verso le abitazioni limitrofe. Ospita le funzioni di servizio e la zona notte, garantendo privacy e protezione.
Il volume ad est, in contrapposizione al primo, presenta ampie superfici vetrate che incorniciano il panorama che si estende da nord a sud. In questo trovano spazio la zona giorno, aperta e luminosa, che abbraccia la natura circostante.
L'equilibrio tra pieno e trasparente è il filo conduttore del progetto. I due sistemi dialogano attraverso un elemento interposto: il percorso lineare centrale. Questo è pensato come un vero e proprio “passaggio” che attraversa l'abitazione, diventando ora interno, ora esterno, con variazioni di ampiezza che creano un gioco di dilatazioni e compressioni.
La pavimentazione identica tra esterno e interno rafforza tale concetto, suggerendo un'idea di attraversamento che non ha soluzione di continuità.
Alla fine del percorso, il paesaggio si svela, preannunciando ciò che si trova oltre la casa.
L'ingresso è un punto cruciale nel disegno, posizionato ortogonalmente rispetto all'asse principale di accesso. Un setto murario devia il percorso del visitatore, bloccando momentaneamente la vista sul contesto e creando un senso di anticipazione. Questo elemento murario non rivela subito l'interezza dell'edificio, ma offre un piccolo scorcio che accenna alla volumetria. Il riflesso delle superfici vetrate contribuisce ulteriormente a questa anticipazione, suggerendo un legame profondo tra l'interno dell'abitazione e il paesaggio esterno.
Il progetto, dunque nasce da una riflessione profonda sull'interazione tra spazio costruito e ambiente naturale. La dualità aperto-chiuso non è un semplice espediente, ma un mezzo per creare un dialogo continuo tra la casa e il suo contesto, tra il visitatore e il paesaggio, tra il presente e ciò che verrà scoperto durante percorso.






