L'ARCHITETTURA PER GLI SPAZI DEL LAVORO
Funzionalità e bellezza: i temi chiave per l'architettura industriale
Progetto di ampliamento e riqualificazione di uno stabilimento produttivo in provincia di Udine, Italia.
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2020
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5.000 mq
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2.000 mq, su due livelli
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Arch. Andrea Maserati, Arch. Caterina Driutti e Arch. Giuliana Tavoschi
Progetto di ampliamento e riqualificazione di uno stabilimento produttivo in provincia di Udine, Italia.
Il tema dell'architettura per lo spazio lavorativo trova sviluppo in questo progetto di ristrutturazione e ampliamento di un complesso di uffici e produzione manifatturiera, risalente agli anni '90. La sfida consiste nel trasformare una struttura esistente in un ambiente contemporaneo, accogliente e funzionale, che rifletta la crescita e l'evoluzione di una realtà imprenditoriale in forte sviluppo. La ridefinizione degli spazi interni ed esterni, il riassetto dell'organizzazione e l'ottimizzazione dei flussi operativi all'interno dell'edificio creano un equilibrio armonioso tra spazio lavorativo, produttivo e creativo. La facciata esistente viene rinnovata nelle forme e nei materiali, rivestita da una "nuova pelle", il cui ritmo è scandito dagli elementi ripetuti del sistema di schermatura solare. L'elemento tecnico/tecnologico diventa cifra estetica del progetto, modulando ombre e luci, creando dinamismo e chiaroscuri.
Nonostante vi sia una netta distinzione tra gli spazi destinati agli uffici e quelli destinati alla produzione, è presente la volontà di definire una connessione tra essi, mantenendo l'identità unica di ciascuna area ma al contempo promuovendo un senso di coesione complessiva tra tutte le parti del processo. Gli spazi produttivi, in genere poco curati nella loro vivibilità e qualità architettonica, sono qui caratterizzati da ampie vetrate che offrono scorci del giardino, portando luce naturale all'interno e migliorando l'ambiente di lavoro. Uno dei cambiamenti più significativi è la creazione di un nuovo ingresso principale. In precedenza, poco definito, generava confusione nei flussi di accesso. Ora, un imponente portale con una grande trave segna con decisione l'accesso, accogliendo i visitatori e fornendo un punto di riferimento chiaro. I flussi sono stati ripensati per garantire accessi distinti e ordinati: un ingresso principale per i clienti, uno per la parte direzionale, e un accesso diretto alla produzione.
La ridefinizione degli uffici ha portato allo studio di spazi che promuovono la comunicazione e l'incontro tra il personale direzionale e quello produttivo: l'interazione tra il "braccio" e la "mente" dell'azienda, entrambe essenziali. Le aree comuni includono spazi di ristoro e relax che affacciano direttamente sul giardino, così come gli uffici dedicati alla progettazione, migliorando il benessere dei dipendenti e creando un contesto ispiratore per lo sviluppo di nuove idee. Progettata con vista diretta sulla produzione, anche all'interno della nuova sala riunioni viene sottolineata la continuità tra il mondo creativo e quello produttivo. Questa soluzione architettonica permette ai clienti di apprezzare entrambi i lati dell'azienda, osservando la sinergia tra design e produzione efficiente, valorizzando così il prodotto finale. Gli spazi esterni, prima indefiniti, diventano elemento fondante del progetto. Solitamente trascurati nel contesto produttivo, sono stati riqualificati sostituendo il cemento con elementi verdi e creando una scala percettiva più domestica e accogliente. I percorsi sono stati ridisegnati per una migliore fruibilità, mentre i parcheggi sono stati nascosti alla vista. I percorsi dei camion, spostati sul retro, riducono così l'impatto visivo e migliorano la sicurezza. Il progetto mira a definire un nuovo modo di pensare lo spazio del lavoro e della produzione, integrando funzionalità, estetica e sostenibilità. Una sostenibilità non solo in termini energetici, ma anche di vivibilità e comfort dei lavoratori. L'approccio progettuale sottolinea la qualità degli spazi, la connessione con il paesaggio naturale e costruito e la valorizzazione del capitale umano, rappresentando una visione olistica e innovativa per il futuro dell'architettura degli spazi per il lavoro.



